2331 « Dio è amore e vive in se stesso un
mistero di comunione e di amore. Creandola a sua immagine [...] Dio iscrive
nell'umanità dell'uomo e della donna la vocazione, e quindi la capacità
e la responsabilità dell'amore e della comunione »
« Dio creò l'uomo a sua immagine; [...] maschio e
femmina li creò » (Gn 1,27); « Siate fecondi e moltiplicatevi » (Gn 1,28);
« Quando Dio creò l'uomo, lo fece a somiglianza di Dio; maschio e femmina li
creò, li benedisse e li chiamò uomini quando furono creati » (Gn 5,1-2).
2332 La sessualità esercita
un'influenza su tutti gli aspetti della persona umana, nell'unità del suo corpo
e della sua anima. Essa concerne particolarmente l'affettività, la capacità di
amare e di procreare, e, in un modo più generale, l'attitudine ad intrecciare
rapporti di comunione con altri.
2333 Spetta a ciascuno, uomo o donna,
riconoscere ed accettare la propria identità sessuale. La differenza e
la complementarità fisiche, morali e spirituali sono orientate ai beni
del matrimonio e allo sviluppo della vita familiare. L'armonia della coppia e
della società dipende in parte dal modo in cui si vivono tra i sessi la
complementarità, il bisogno vicendevole e il reciproco aiuto.
***
2335 Ciascuno dei due sessi, con eguale
dignità, anche se in modo differente, è immagine della potenza e della
tenerezza di Dio. L'unione dell'uomo e della donna nel matrimonio è una
maniera di imitare, nella carne, la generosità e la fecondità del Creatore: «
L'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due
saranno una sola carne » (Gn 2,24). Da tale unione derivano tutte le
generazioni umane.
***
Castità e omosessualità
2357 L'omosessualità designa le relazioni
tra uomini o donne che provano un'attrattiva sessuale, esclusiva o
predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto
varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane
in gran parte inspiegabile. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta
le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, 238 la Tradizione
ha sempre dichiarato che « gli atti di omosessualità sono intrinsecamente
disordinati ». 239 Sono contrari alla legge naturale. Precludono
all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera
complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.
2358 Un numero non trascurabile di uomini
e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa
inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di
loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione,
delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta
discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio
nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del
Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro
condizione.
2359 Le persone omosessuali sono chiamate
alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della
libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un'amicizia
disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono,
gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana.
2360 La sessualità è ordinata all'amore
coniugale dell'uomo e della donna. Nel matrimonio l'intimità corporale degli
sposi diventa un segno e un pegno della comunione spirituale. Tra i battezzati,
i legami del matrimonio sono santificati dal sacramento.
È omofobia questa? Non
credo. Il vero cattolico non può prescindere da tali dettami. Il politico
cattolico – e chi, da cattolico, partecipa responsabilmente alla vita politica
anche solo con il voto – non deve lasciarsi condizionare dalla corrente comune.
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